FOCUS: Menischi inter-articolari del ginocchio

I menischi interarticolari del ginocchio sono la risposta alla non congruenza tra la sfera dei condili e il piano del piatto tibiale: se vogliamo aumentare la superficie di contatto tra sfera e piano dobbiamo necessariamente metterci un “anello” che compensi il gap. I menischi sono contenuti nello spazio tra glena e condilo, a forma di semiluna, interrotti dal tubercolo intercondiloideo; formano così dei corni. I corni del menisco esterno sono più ravvicinati, tanto da sembrare una O mentre il menisco interno somiglia più ad una semiluna come la si intende, avendo quindi una forma a C.

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Muscoli e movimenti del ginocchio

I muscoli del ginocchio possono essere classificati in due gruppi: il primo è formato dai muscoli estensori del ginocchio mentre il secondo dai muscoli flessori. gli stessi muscoli compiono anche dei piccoli movimenti di rotazione interna e rotazione esterna. Complessivamente rappresentano l’insieme dei muscoli che hanno come importantissima funzione, quella di stabilizzare attivamente l’articolazione. La loro azione rappresenta un’importante protezione per il ginocchio, che come ben sappiamo, lavora su tutti e tre i piani dello spazio e proprio per questo motivo è soggetto a diverse posizioni di tensione e di stress.

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Le articolazioni del rachide cervicale

Il rachide cervicale è il segmento superiore della colonna vertebrale: è il tratto più mobile e ha come funzione principale quella di dare orientamento alla testa in un settore di spazio compreso di circa 180° in senso verticale e traversale. Sorreggendo la testa è quindi coinvolto nel sistema “radar” del corpo umano, ossia il sistema che esplora, formato da vista-udito-olfatto atto a localizzare pericoli, minacce, ma anche punti di attenzione o interesse. Essendo il più mobile, la cervicale è la parte più fragile anche a causa della leggerezza delle sue strutture: la difficoltà del sostegno non è tanto in statica, in quanto il peso della testa è relativamente modesto, quanto in dinamica: la testa è in continuo movimento, questo crea delle forze di diversa entità che gravano sul tratto cervicale.

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I muscoli

Esternamente il muscolo scheletrico è avvolto da un tessuto connettivo che prende il nome di epimisio. Sotto questo strato si possono notare “pacchetti” di fibre muscolari paralleli chiamati fascicoli avvolti dalla guaina di connettivo detta perimisio. Prima di arrivare alla fibra muscolare troviamo un’altro strato di tessuto connettivo, l’endomisio, che avvolgendo le singole fibre muscolari, va a precedere il sarcolemma, una membrana cellulare che, a differenza dell’endomisio presente solo nel muscolo striato, ricopre la fibra muscolare anche nel muscolo cardiaco e nel muscolo liscio.

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